Un link via satellite per la protezione civile

Alcuni giorni fa ho avuto una amichevole discussione con alcuni colleghi radioamatori responsabili di zona della protezione civile sulle possibili alternative di comunicazione che le unità mobili possono utilizzare in campo libero, dal momento che le comunicazioni sia vocali che digitali sono elementi essenziali e servono per pianificare gli interventi più immediati verso le prefetture più vicine ed anche per fornire un primo supporto nelle zone colpite la dove vengono inviati.

Allo stato attuale devo convenire che lo sforzo effettuato dai radioamatori non è trascurabile ed è un grande impegno, considerato che devono partecipare attivamente alle esercitazioni che vengono costantemente effettuate allo scopo di mantenere vivo ed efficiente il loro compito.

Tutti i comuni e le provincie hanno investito ed investono denaro ed energie in infrastrutture nell'ambito delle telecomunicazioni fornendo radio, mezzi, vestiario e supporto di ogni genere per fronteggiare eventuali disastri ed alimentare questa grande macchina "La Protezione Civile".

Personalmente ho notato, analizzando meglio gli investimenti in questa specifica area che non sono state ancora adottate o meglio non sono ancora molto diffuse alcune delle tecnologie innovative oggi disponibili.
Non entro nel merito nelle possibili motivazioni che ne frenano l'adozione o la sperimentazione, ma ritengo che i tempi siano maturi per lo sfruttamento di questi mezzi.
Le comunicazioni digitali rispetto a quelle analogiche consentono l'invio di documenti, immagini e filmati e contemporaneamente anche la voce (VOIP) e questa possibilità diventa essenziale per pianificare e sovraintendere lo spostamento di mezzi e supporti nelle zone colpite dalla calamità.

Solo alcune regioni da quanto posso sapere, hanno messo a disposizione sistemi multicanale di trasmissione satellitare, simili a quelli che posseggono i militari o le grandi agenzie di comunicazione, ritengo però che anche senza arrivare ad investimenti di questa entità si possa ugualmente utilizzare simili mezzi di comunicazione ovviamente ad un solo canale.

Oggi esistono sistemi di comunicazione digitale che consentono di avere un collegamento Internet a grande velocità esclusivamente via satellite e tutto questo ad costo paragonabile o leggermente più costoso di una connessione ADSL via cavo.

In poche parole il costo di una connessione digitale via satellite utilizzando solo ed esclusivamente una normale parabola di 60cm ha un costo mensile inferiore a 50,00 euro e possiede simili caratteristiche: 512Kbps Upload e 3900Kbps Download.
Il costo annuo per avere questo tipo di collegamento è di circa 600,00 euro, personalmente ritengo questo un investimento esiguo tenendo conto dei vantaggi che offre.

Ora se un mezzo di soccorso mobile per telecomunicazioni fosse dotato di un simile sistema potrebbe fornire molti più servizi e molto più sicuri con l'unica difficoltà richiesta che è quella di puntare la parabola ricetrasmittente verso un satellite geostazionario come l'Eutelsat.

Questo sistema arricchito con altre apparecchiature digitali potrebbe fornire un servizio internet WiFi nelle zone adiacenti od estendere questo servizio facendo da ponte verso altre strutture mobili dislocate nelle vicinanze e non dotate di un link satellitare ma di un semplice access point.

E' bene considerare che non si tratta di un sistema professionale ed è quindi importante non fare un assoluto affidamento su di esso, il funzionamento e la continuità del servizio non sono garantiti al 100%.
Forse solo l'esercito è in grado di fornire servizi del genere dotati di maggiori garanzie.
Di fatto non ci discostiamo molto dall'attuale situazione, non esiste nessuno infatti che garantisca il funzionamento per le apparecchiature attualmente utilizzate?

E' vero che in caso di una fortissima tempesta solare questo tipo di comunicazione potrebbe essere disturbata o addirittura resa inusabile, è vero che se il provider fornitore del servizio fosse in Italia potrebbe essere a sua volta coinvolto nella medesima catastrofe e quindi non possa fornire il servizio ecc.

Di di fatto le società che forniscono questi tipi di servizi sono ubicate non solo in Italia ma anche in Inghilterra, Francia, Germania, Spagna ecc. e quindi il collegamento sarebbe in ogni caso garantito.

Se questo sistema fosse adottato da molti comuni, provincie o regioni, grazie ad un contratto globale ritengo si possa ottenere un importante risparmio, tenendo conto che questo servizio sarà utilizzato solo in caso di esercitazione od alla peggio in caso di calamità questo potrebbe incrementare il risparmio. Nulla vieta però di usarlo quotidianamente se necessario.

Visto le dimensioni, l'ingombro e la facilità di installazione di una simile apparecchiatura è possibile trasportarla facilmente anche con un fuoristrada od una autovettura e non necessariamente da una più costosa ed attrezzata unità mobile, meglio conosciuta come CTM (Centro Trasmissioni Mobili).

Quindi non resta che sperimentare anche queste innovative soluzioni.

Ultimissime informazioni raccolte da Internet:

Qualcosa però sta cambiando.

La prima notizia ci arriva dall'agenzia europea Eutelsat. Entro fine anno verrà lanciato in orbita il nuovo satellite Ka-Sat, il quale promette entusiasmanti prestazioni. Chi si collegherà al servizio infatti potrà navigare alla velocità di 10 Mbps, più del doppio permesso dai satelliti attuali.

In questo modo, pagando un canone mensile di circa 35€ (più il costo una-tantum della parabola/modem che si aggira intorno ai 200€), ci si potrà connettere anche dai luoghi più inospitali dell'Europa, laddove la banda larga non arriverà mai.

Inoltre l'azienda stessa fa sapere che è intenzionata a raddoppiare la velocità a ben 20 Mbps, fornendo cosi la possibilità di usufruire di tutte le ultime tecnologie, come ad esempio la TV in 3D...

 73 de IK2RLM